lunedì 28 novembre 2011

SCRIVE LUIGI CANCRINI

Ha scritto efficacemente ieri Concita De Gregorio su Repubblica che la proteste degli indignaods e la loro richiesta di non votare, di astenersi, ha dato un contributo importante alla vittoria dei popolari. Quello che gli antipolitici non capiscono mia, d'altra parte, è che la conquista più importante della sinistra, da Marx in poi, è stato proprio quella del suffragio universale, del diritto di tutti al voto. Se a non votare sono gli "scontenti" è terribilmente probabile, infatti, che a votare e a far votare i loro siano i "contenti", quelli che naturalmente si pongono in politica come dei conservatori. Lo capiranno in tempo anche da noi quelli che così generosamente hanno esteso all'intero ceto politico e a una fantomatica "casta" la critica del malcostume e de berlusconismo? Riuscirà la nostra sinistra a intercettare efficacemente, lasciandosene penetrare e modificare, le richieste e le proteste degli "indignati" italiani? L'avvenire del nostro Paese dipende a breve termine dalla capacità di Monti e del suo governo ma dipende, a medio e lungo termine, dalle risposte che verranno date a queste due fondamentali domande.