domenica 29 gennaio 2012

COMMENTO ALLA LETTURA BIBLICA DI DON ROBERTO VINCO, PARROCO A VERONA

OMELIA - 4^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO – 29 gennaio 2012 – anno B

21 Giunsero a Cafàrnao, e subito, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22 Ed erano stupiti del suo insegnamento:  egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 23 Ed ecco, nella sinagoga vi era  un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: 24 «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?  Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25 E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26 E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27 Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 28 La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. - Marco 1,21-28

 

Chi è Gesù? È la domanda che accompagna tutto il Vangelo di Marco.

E’ l’interrogativo che ci poniamo spesso anche noi. Ma chi è per me Cristo?

 

“Erano stupiti del suo insegnamento”

 

Per Marco Gesù è soprattutto un uomo “libero”.

E’ libero di fronte alla sua famiglia (prima viene la sua missione).

E’ libero di fronte alla religione dei sacerdoti e degli scribi del tempio.

E’ libero di fronte alla leggi  (il sabato è fatto per l’uomo).

E’ libero di fronte alle tradizioni e ai costumi sociali ingiusti (l’emarginazione dei malati, dei lebbrosi, delle donne).

 

Per Marco Gesù è un uomo libero che cerca soprattutto di “liberare”.

La sua è una libertà “solidale”.

Una libertà che  si prende cura” di chi è in difficoltà, di chi è oppresso dalla malattia, di chi subisce ingiustizie, di chi è calpestato nei suoi diritti.

 

Marco ci presenta un Gesù che compie il suo primo miracolo guarendo un indemoniato.

“un uomo posseduto da uno spirito impuro”

 

Ma chi sono questi indemoniati? Chi è il demonio?

Li troveremo spesso nel Vangelo di Marco.

Erano degli “ammalati”. Persone colpite di qualche malattia sconosciuta alla medicina di allora.

L’uomo “posseduto da uno spirito immondo” non è altro che l’immagine di ogni uomo che si sente schiavo del “male”.

Il demonio è il male che c’è attorno a me e dentro di me.

Il demonio è il mio egoismo, la mia indifferenza, il mio senso di colpa.

Il demonio sono le mie paure, le mie ansie, le mie depressioni.

Il demonio è il male che mi impedisce di essere pienamente umano.

E’ il desiderio di potere, di denaro, di avere, che purtroppo spesso si traduce in ingiustizie, soprusi, violenze.

 

Quindi, ci dice Marco, Gesù è colui che ci libera dai nostri “demoni”.

In questa ottica possiamo capire le espressioni:

“Che vuoi da noi Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?”

 

Sì la “Parola” di Gesù, la Parola di Dio, è una Parola che “rovina”, che fa male.

Il Vangelo è una parola scomoda.

Cristo vuole cambiare la nostra vita. Vuole renderla più umana, più serena, più vissuta. Ma per fare questo dobbiamo  avere il coraggio di liberarci dalle nostre comodità, dai nostri egoismi.

 

Ricordo sempre con affetto una carissima persona che ci ha lasciato da circa un anno e che tanti di voi conoscevano: il notaio Carlo Fiorio.

A me e don Marco  diceva: voi due preti mi avete rovinato.

Aveva vissuto sempre da laico e da anticlericale. Ha avuto la sfortuna di venire in questa chiesa al funerale di una sua sorella. E da allora tutte le domeniche  partecipava alle nostre Eucarestie. Ci diceva che erano “spremute” di umanità.

 

Cristo “rovina”  la nostra falsa immagine di Dio.

Gesù è un uomo libero che “parla” di una religione che libera. (Drewermann)

Di una religione  che aiuta a vivere.

Di una religione che non crea paura.

Di una religione che non divide il sacro dal profano. Che non separa Dio dal mondo.

 

Per Gesù è importante che  le persone si sentano libere, che si percepiscano nella loro dignità, nella loro positività, nella loro importanza.

Ognuno deve sentirsi prezioso.  Ognuno deve recuperare fiducia in se stesso.

 

Nella sinagoga di Cafarnao avviene quello che spesso accade dentro ognuno di noi.

Da una parte ci sono gli scribi, rappresentanti della religione della paura.

Dall’altra c’è Gesù che propone la religione della libertà.

 

Bisogna scegliere tra “lo spirito impuro” che ti vuole sottomesso, obbediente, schiavo della religione.

Ed invece uno “ Spirito di Dio” che ti aiuta a vivere e ti vuole libero e responsabile.

 

Per Marco la novità di Gesù non consiste in particolari dottrine.

Gesù affascina la gente perché sa coniugare le sue parole con i fatti.

Gesù non è uno che fa soltanto “discorsi” , ma uno che “agisce”.

 Ecco in che cosa consiste la suaautorità-autorevolezza”.

Mentre i “preti” di allora (scribi e farisei)  erano diventati dei “mestieranti” della Parola, soffocando la sua forza profetica, Gesùguarisce”, rende “liberi”, aiuta a “crescere”.

 

Il profeta Gesù con le sue parole e i suoi gesti  è capace di trasformare un uomo “schiavo” di uno spirito immondo, cioè schiavo dell’egoismo, dell’indifferenza,  in un uomo “libero”, autonomo, non condizionato da nessuno.

 

Lasciamo anche noi che Gesù ci “rovini”, ci “guarisca”, ci “cambi” la vita.