venerdì 24 febbraio 2012

I conventi diventano business

Il caso degli hotel è quello tradizionalmente preso ad esempio quando si parla di Ici e di Chiesa. Molte di queste strutture non nascono come alberghi, ma sono avviate al business solo in un secondo tempo, quando i conventi, le case religiose - sia per il calo delle vocazioni, sia come forma di autofinanziamento - sono destinati, in tutto o in parte, ad attività ricettive. Partono come semplici pensioni, a gestione quasi famigliare e costi modici (spesso condotte da suore), e si trasformano in veri hotel con tanto di stelle e segnalazioni nelle guide turistiche e sui siti di settore. Molte di queste strutture non pagano l'Ici e per evitare il versamento utilizzano quello spartiacque giuridico alquanto fumoso dell'attività commerciale «non esclusiva» che, ad oggi, per la semplice presenza di una cappella all'interno consente loro di non pagare. A Roma, ad esempio, il fenomeno è esploso nel 2000 con il Giubileo, quando la trasformazione fu giustificata dall'accoglienza dei pellegrini. L'Hotel Santa Brigida in piazza Farnese, ad esempio, è citato anche sul sito Tripadvisor.
(Repubblica, 17 febbraio)