sabato 25 febbraio 2012

MEGLIO TARDI CHE MAI

ROMA - Perché non possiamo più dirci comunisti. È la critica, e l´autocritica, di Rossana Rossanda che in un editoriale sul manifesto spiega perché il quotidiano è in crisi. Una crisi, scrive, che non nasce solo e tanto dal calo delle vendite. Anche se, conteggia, la diffusione è andata giù da otto anni a questa parte: «La media dei primi trent´anni era circa di trentamila copie, una nicchia ma solida e rispettata. Ora è circa la metà». Ma il punto è che nel mondo, da quel lontano 1971, è cambiato quasi tutto «ma noi non ne abbiamo tratto ed esplicitato le conseguenze». Da qui la domanda: possiamo ancora dirci comunisti, come recita la testata del giornale? La risposta della Rossanda è no, «io credo che almeno nei tempi brevi non si possa più dirlo».

(Repubblica, 19-02)