mercoledì 29 febbraio 2012

SPARITI 45.000 POSTI

In dieci anni negli ospedali italiani sono spariti 45mila posti letto, circa il 15%, tagliati per razionalizzare e ridurre le spese. Ci hanno rimesso i pronto soccorso, che hanno meno spazi dove ricoverare i casi urgenti. La riduzione delle degenze, da noi più marcata che nella maggior parte degli altri paesi europei, da anni viene indicata come fattore positivo per l'assistenza. «è vero ma probabilmente non avevamo messo bene in conto l'invecchiamento della vita della popolazione, e l'incremento delle malattie croniche - spiega Carlo Nozzoli, segretario di Fadoi, l'associazione dei medici internisti - Mancano letti, di certo per acuti ma anche di lungodegenza, quelli per intenderci dove mettere il novantenne con la febbre e la tosse che ha bisogno dell'ossigeno». Così i malati tornano più volte all'anno al pronto soccorso. «Ci vuole anche una maggiore risposta del territorio, i medici di famiglia devono seguire i loro pazienti per evitare queste ricadute», aggiunge Giorgio Carbone, segretario della Simeu, la società di medicina di urgenza: «Al calo dei letti si risponde con una organizzazione migliore di tutto il sistema sanitario. Siamo pronti a fare le nostre proposte al ministro».

(Repubblica, 21/02)