giovedì 28 giugno 2012

IDEA SBAGLIATA QUELLA DELLA SOLA MERITOCRAZIA

 

Stranissimo che sfugge a chi come il ministro Profumo è stato docente universitario (e rettore del Politecnico di Torino) ciò che è evidente a coloro che insegnano con un minimo di passione: è il livello medio degli allievi che si è pericolosamente abbassato negli ultimi decenni, non i picchi, costituiti da quel 2% o 3% di studenti (liceali od universitari) che sono in grado di capire ed apprendere a prescindere, in gran misura, dalla qualità dell'insegnamento. È sul restante 97% che occorre lavorare!

(Gaspare Galati)

 

L'idea che quella di cui c'è bisogno nella scuola e nelle università italiane sia una svolta meritocratica è un'idea sbagliata. L'impronta solidaristica dell'educazione materna ed elementare è uno dei vanti di questo Paese, più volte celebrata dagli studiosi di tutto il mondo e dei documenti ufficiali dell'Ocse fin dal tempo dell'inserimento nelle classi normali dei diversamente abili. La tendenza (o la deriva) involontariamente meritocratica che inizia nelle medie e si inasprisce nelle superiori è evidente dai dati sulla dispersione scolastica e sulla mortalità, ancora oggi altissima, della popolazione universitaria. Lo spazio per emergere i più dotati e i più meritevoli lo hanno già, caro ministro Profumo, ad aver bisogno di interventi forti del governo sono soprattutto i ragazzi che hanno la sfortuna di non nascere bene e di non ricevere in casa l'aiuto che la scuola non dà loro il vero problema della scuola italiana. Di cui sarebbe giusto e prioritario che ci si occupasse, migliorando la qualità e il livello medio dell'insegnamento da un posto di responsabilità come il suo. ( Luigi Cancrini  L'Unità 5 giugno)