lunedì 29 ottobre 2012

Mio male non è
l'orrendo drago
che pure mi addenta
e si avvinghia
su per il corpo come
il Serpente sull'albero
della vita.

Mio male è sapermi
impotente
a dire il tuo dramma,
mio Dio,
di fronte allo stesso
male:
il tuo partire
dalla nostra pena
di saperci
così infelici.

O di non cantare
con degni canti
la festa che fai
quando
un bimbo è felice
e un disperato
torna a sperare.

DAVID M. TUROLDO