sabato 29 dicembre 2012

L'ESSERE UMANO


Oggi l’essere umano sa che non ci sarà salvezza fino a che gli ultimi della terra, non siederanno al convivio comune, fratelli tra fratelli, e lo sa non per una più ricca intuizione morale ma perché l’alternativa è, prove alla mano, la morte di tutti.
 Oggi la chiesa sa che il suo compito è di essere una chiesa conviviale dove nessuno sia il superiore di nessuno, dove la qualifica di fraternità abbia la meglio su ogni altra distinzione: la chiesa dovrà essere, nel mondo di tutti, una pacifica galassia di innumerevoli fraternità.
 Oggi la coscienza comune sa che la ragione, come facoltà specifica dell’uomo, è la ragione ancora disseminata nelle molte sapienze del genere umano, anche quelle che non sono in nessun libro.
Oggi l’essere umano sa che è finita per sempre la civiltà alla cui base era la contrapposizione tra fedele e infedele, tra amico e nemico: la città sarà salva solo se il lupo farà un patto di fraternità con l’altro lupo.
 Oggi l’essere umano sa che la sua pienezza presuppone la totale emancipazione di quella parte di sé che si chiama donna.
 E finalmente l’essere umano sa che, esposta al rischio della catastrofe estrema, la biosfera non è lo spazio del suo dominio, è l’organo  dentro cui pulsa la sua vita spirituale. L’amore per l’acqua, il fuoco, il sole, la luna, le piante e gli animali è una condizione del suo amore per se stesso.
                                               Ernesto Balducci