sabato 26 gennaio 2013

Il gelo degli Usa e dell'Onu. Il supporto poco convinto degli europei.
Il rischio che il conflitto dilaghi. Hollande si imbarca in un'avventura
militare nell'ex colonia del Mali. Obiettivo: «Fare la guerra al terrorismo».
Ma l'intervento potrebbe riservargli brutte sorprese. E colpire gli interessi
strategici d'Oltralpe. Che il presidente socialista vuole difendere a ogni costo.

Si tratta a mio avviso, di un errore tragico. L'Occidente non impara dalla storia: dicono difesa dal fondamentalismo, ma è sempre guerra.
Dietro ci sono due ombre: la mano lunga del colonialismo e gli interessi delle armi, un traffico che non si arresta mai.