giovedì 3 gennaio 2013

Manicomi criminali, chiude Pozzo di Gotto

Forse ci libereremo definitivamente degli ergastoli bianchi il 30 marzo del 2013. Forse, perché si sa che le leggi in Italia fanno fatica ad essere attuate. Però la legge c'è e questo è già un passo avanti, anche se il senatore del Pdl Michele Saccomanno teme il «milleproroghe» dove potrebbe annidarsi un rinvio, che perpetua un pezzo di medioevo rappresentato negli Opg, Ospedali psichiatrici giudiziari. Ragazzi, vecchi, giovani, madri, figli reclusi senza mai essere stati giudicati in un tribunale: «Non imputabile», spiega Donatella Poretti, perché «incapace di intendere e di volere». E quindi -sequestrato-, sbotta con passione Saccomanno, «a vita». Ora c'è la legge per l'abolizione degli Opg ma la prossima  legislatura, spiega Donatella Poretti, «deve mettere mano al codice penale». Ignazio Marino è il presidente della commissione sulla efficienza del Servizio sanitario nazionale, il suo ultimo atto per la XVI legislatura è stato usare i suoi poteri per ordinare la chiusura integrale del manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto, 205 internati, e di un reparto di Montelupo Fiorentino, da dove saranno trasferiti 15 internati.
Miglioramenti ci sono stati da quando, nel giugno 2010, la commissione fece i primi sopralluoghi. A Barcellona c'erano 410 reclusi, si sono dimezzati e questa è già una grande novità, ma la struttura resta «del tutto inidonea come residenza psichiatrica e soffre di un intollerabile sovraffollamento». Non è solo questione di strutture materiali, non ci sono medici, né psichiatri né d'altro tipo. L'incubo è che alla diagnosi in ingresso non segue nulla, né visite né cure. Marino racconta di infartuati lasciati senza cardiologo, di arti in gangrena che si è dovuto amputare. E nessuno, visto che non ci sono specialisti, scriverà mai una diagnosi per affermare che il soggetto è guarito, «non è pericoloso» oppure per dire che lo è e quindi vanno concordate le misure di sorveglianza. Perché, aboliti gli Opg, il destino di queste persone, se non sono in condizione di tornare a casa, sarà quello delle case famiglia. Il timore è che le regioni resistano per pregiudizio. Ma la legge per il superamento degli ospedali psichiatrici è finanziata e, dai primi di dicembre, ci sono anche i decreti attuativi. Il senatore Daniele Bosone chiede l'istituzione di una figura commissariale. Non devono esserci scuse per questo piccolo passo di civiltà che riguarda 1500 persone infelici.
Jolanda Bufalini
(L'Unità 20 dicembre)