lunedì 14 gennaio 2013

NOI, ALTRUISTI PER NATURA, EGOISTI PER CULTURA

 

La nostra identità non ci è data da madre natura ma è costruita da madre cultura.

E con la nostra partecipazione attiva. Nè geni o neuroni dunque. E nemmeno pulsioni. Piuttosto relazioni. Insomma non è vero che egoisti si nasce.


 Casomai sono la vita, l'ambiente, gli incontri, le circostanze a renderci tali. Ce lo dice a chiare lettere un bel libro dell'economista e filosofa Maria Grazia Turri con un titolo che è tutto un programma,Biologicamente sociali, culturalmente individualisti (Mimesis edizioni).



Oggi si tende spesso a chiedere alle neuroscienze una sorta di liberatoria etica. Una conferma che le nostre abitudini, e anche i nostri vizi, sono scritti nel DNA.
 In modo per fornire un'assoluzione scientifica al nostro egoismo.
 E invece le scienze della vita ci dicono che perfino il nostro cervello è frutto di uno scambio.
In arabo esiste la parola abab, che significa aggiungere al proprio qualcosa che è nel cervello dell'altro.

 Come dire che la comunicazione è la nostra vera natura. E che il tessuto connettivo dell'essere è in realtà un tessuto collettivo.
Oggi i progressi della conoscenza ci dicono che l'abab non è solo una metafora poetica ma esiste veramente.
Basti pensare a teorie come quella dei neuroni specchio, che sono il corrispettivo neurale della cura e dell'amore.
Dell'empatia e della simpatia.
Che restano il solo antidoto della vita contro l'individualismo che la minaccia. Perchè se altruisti si nasce, egoisti si muore.

Marino Niola, Da il venerdì