martedì 26 febbraio 2013

"Gli immigrati fanno salire le iscrizioni”

ROMA - «L'aumento degli scolari in Italia si spiega con la crescita del numero complessivo di immigrati» chiarisce il demografo Gian Carlo Blangiardo, professore all'Università Bicocca di Milano, commentando i dati del Miur. Stranieri non più invisibili, dunque, che anno dopo anno si integrano nel tessuto sociale del Paese. A partire dalle scuole.
Professor Blangiardo, l'anno prossimo, solo alle elementari, i bambini in più saranno 21 mila.
«Sono numeri che ci aspettavamo. La presenza di stranieri in Italia è un fenomeno ormai consolidato, di natura sempre più "familiare". Nel '90 nascevano nel nostro Paese meno di 10 mila. bimbi stranieri all'anno, oggi viaggiamo intorno alle 80 mila nuove nascite».
Le iscrizioni si concentrano al Centronord, ma diminuiscono al Sud e nelle Isole.
«Questo accade perché la presenza di immigrati si sviluppa dove c'è maggiore disponibilità di lavoro. Sono molte le famiglie straniere che, dopo essere arrivate in Italia, migrano ancora dentro i confini nazionali, dal Sud verso il Settentrione».
L'aumento degli scolari rischia di mettere in difficoltà le scuole italiane, in molti casi già sovraffollate.
A uno dei difetti del nostro Paese: non prendere in considerazione le previsioni demografiche per fare programmazione. I dati circolano, ma la politica li ignora. Le analisi demografiche riescono a prevedere, anche con una discreta precisione, le dinamiche nel medio e lungo periodo. Ma la politica italiana sembra interessata a compiere scelte solo di breve termine».
Gregorio Romeo
(Repubblica 5 febbraio)