Qui sta la nostra colpa, io credo: come mai, noi italiani, con tanti secoli di esperienza, usciti da un meraviglioso processo di liberazione, di un attaccamento alla cosa pubblica, il che vuol dire a se stessi, abbiamo abdicato, lasciato ogni diritto, di fronte a qualche vacua, rimbombante parola?
Ci siamo lasciati strappare di mano tutto, da una minoranza inadeguata, moralmente e intellettualmente.
Questa ci ha depredato, buttato in un'avventura senza fine; e questo è il lato più "roseo", io credo.
Il brutto è che le parole e gli atti di quella minoranza hanno intaccato la posizione morale, la mentalità di molti di noi.
E' bene prepararsi a risolvere quei problemi in modo duraturo, e che eviti il risorgere di essi ed il ripetersi di tutto quanto si è abbattuto su di noi.
GIACOMO ULIVI, fucilato a Modena nel 1944 dalle Brigate Nere perché partigiano. Aveva solo 19 anni.