domenica 21 aprile 2013

INTERVISTA A DON FRANCO BARBERO


D. Voglio sperare che questo suo libro venga tradotto in francese. Infatti la Editrice L'Harmattan pubblica opere prevalentemente di area francese. Sarà possibile?

R. Me lo auguro e ne sto parlando con alcuni interessati in Francia.

D. Perché questa casa Editrice?

R. In verità in questo anno ho cercato sia la casa Editrice Gabrielli che la Meridiana, ma senza fortuna. Posso capire. Qui non si tratta di qualche vago discorso sull'omosessualità, ma di una pubblicazione che documenta la scelta di annunciare la benedizione di Dio alle coppie omosessuali. Una casa editrice cattolica può averne paura.

D. Mi è molto piaciuta la presentazione del libro: nulla di polemico e provocatorio, ma un tono propositivo dalla prima all'ultima pagina. Non è stato fin troppo generoso con le gerarchie cattoliche?

R. Non penso. Mi preme, come da sempre, avanzare proposte in modo costruttivo. Non ho certo accarezzato le gerarchie cattoliche, ma il mio obiettivo è soprattutto documentare dei percorsi di fede già in atto e quindi possibili e suscettibili di sviluppo e di espansione. Io penso alle parrocchie, ai centri di spiritualità, alle comunità cristiane ecumeniche. Una cura pastorale attenta non potrà a lungo non accogliere una simile esperienza. Del resto qui non ho affatto proposto un "modello", ma ho semplicemente documentato uno dei tanti modi possibili di accogliere anche liturgicamente un dono di Dio, qual'è l'amore omossessuale.

D. Perché non ho ancora trovato in libreria questo suo libro?

R. Penso che qualche libreria già lo abbia. Anzi lo presenterò in qualche libreria a maggio. In ogni caso "Benedizione delle coppie omosessuali" può essere richiesto a Editore L'Harmattan, Via Artisti 15 - 10124 Torino, anche telefondando allo 011/8171388 o scrivendo a harmattan.italia@agora.it.

D. So che sta preparando un altro volumetto o mi sbaglio?

R. Se riuscirò a limitare viaggi e impegni e "se Dio vorrà", pubblicherò presto "storie e storiacce", un volumetto di "teologia esistenziale": una piccola cosa.


Intervista a cura di Marie Laprune