lunedì 27 maggio 2013

"DIO E' GIA' LI'"

Quando mi metto in viaggio per un incontro o un dialogo o un gruppo biblico non ho mai pensato che "porterò Dio", la Sua parola o una testimonianza autorevole.

Cerco piuttosto di entrare in solidarietà reale con le persone che incontrerò ben convinto che Dio è arrivato prima e, nel dialogo, la Sua presenza si manifesta.

Proprio per questo mi trova in perfetta sintonia la teologa Karen Ross che, in Concilium 2/2013, riporta la preghiera scritta sulla copertina del fascicolo di una delegazione di teologi e teologhe che stavano entrando in relazione con una comunità di villaggio in El Salvator.

Questa "preghiera dell'inviato", espressa in forma meditativa, recita così:


Il nostro primo compito nell'avvicinarci

a un'altra persona

a un'altra cultura

a un'altra religione

è di toglierci i calzari

perché il luogo

a cui ci stiamo avvicinando

è sacro ...

Sennò potremmo ritrovarci

a camminare

 in un altro sogno.

Cosa ancor più grave,

potremmo dimenticare

che Dio era lì

prima del nostro arrivo".


Il problema, semmai, è come esserne consapevoli e come accorgersi della Sua presenza e come saperla accogliere.


Franco Barbero