venerdì 28 giugno 2013

PERCHE’ IL VIAGRA E’ IL PETROLIO DELL’AMORE: VEDREMO

Per le case produttrici il business si annuncia stratosferico. E promette di stracciare lo score attuale di settanta milioni di euro l'anno. Il sildenafil diventerà un farmaco da banco. Il generico del desiderio. E l'Italia è particolarmente toccata da questa rivoluzione erettile, visto che è il secondo consumatore d'Europa. Dopo gli inglesi, of course, che con il sesso hanno proverbiale conto aperto.
Questa democratizzazione segna la definitiva consacrazione del viagra a medicinale simbolo del nostro tempo.             Molto più dell'aspirina, infinitamente più del prozac. Perché di fatto, allungando la speranza di vita erotica, incarna il mito dell'amore eterno. E diventa la versione moderna degli elisir di giovinezza che l'umanità sogna da che mondo è mondo.
Prima della chimica per ritrovare il vigore perduto si ricorreva ai cosiddetti afrodisiaci. Vino, sesamo, rape, uova, ostriche, champagne. La cucina della seduzione insomma. Quella che non era fatta per farsi passare l'appetito ma per farselo venire. Dietro il successo epocale della pillola blu c'è dunque un mito vecchio o quanto l'uomo. Ma che oggi diventa di massa. Perché nel mondo contemporaneo energia e giovinezza sono un imperativo collettivo. E la medicina che promette prestazioni da leggenda diventa il simbolo di questa energia vitale che riguarda l'economia dei beni e quella delle passioni. Così l'idea di una vita eterna diventa il corrispettivo biologico della crescita infinita. E' il viagra il petrolio dell'amore.
Marino Niola
(Il Venerdì 21 giugno)

In Italia si spende più nel viagra che nel pane.