giovedì 27 giugno 2013

TOGLIETEVELO DALLA TESTA

Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non dicono

Prendete un'industria telefonica multinazionale, un gestore, un assicuratore, uno scienziato indipendente e un altro scienziato o un istituto di ricerca le cui indagini siano pagate dall'industria in questione o dai gestori di quella.
Aggiungete l'Organizzazione Mondiale della Sanità, all'interno della quale ci siano scienziati "talpa" che lavorano per le multinazionali e otterrete una pasta culturale dal sapore acido e dalla consistenza nient'affatto elastica. Quasi un'arma.
In questo caso puntata contro gli utenti. Il fatto è che già da tempo si sa che i cellulari non sono affatto innocui; del resto nelle stesse istruzioni allegate al prezioso apparecchio si scrive di tenere il telefono ad almeno 10, o meglio, 15 centimetri dall'orecchio.
E sennò?
Ormai gli studi degli scienziati non allineati, ovvero non pagati dall'industria sono chiari: in un arco di tempo ormai abbastanza vasto sono stati effettuati indagini ed esperimenti i cui risultati non possono essere messi a tacere. Il cellulare, dunque, fa male e di certo è responsabile di tumori al cervello specialmente per chi lo usa ore e ore per lavoro. E non è assolutamente innocuo per chi lo utilizzi quotidianamente per più di un'ora al giorno. Il saggio, interessantissimo e molto ben documentato ripercorre tutte le tappe di un'indagine del giornalista e dei suoi collaboratori negli ambienti delle assicurazioni e degli scienziati, allineati e non. Compresa un'ampia rassegna della stampa di mezzo mondo. Vi si raccontano anche le dolorose vicende di singoli utenti che si sono ammalati dopo un uso continuativo del cellulare.
Quattro le raccomandazioni che possono riassumere le istruzioni giuste per l'uso del telefono:
1° Non metterlo sotto il cuscino, per restare sempre connessi (gli adolescenti).
2° Mai nella tasca dei pantaloni se non volete che il microonde vi cuocia i genitali.
3° Telefonate brevi; preferite gli sms.
4° Non fatelo usare ai bambini e ai ragazzi: a loro fa molto più male che agli adulti!
Un lavoro denso e laborioso, ma assai ben articolato, caratterizza questo libro i cui messaggi dovrebbero circolare il più possibile.

*Significativo il fatto che «mentre nel 67 per cento degli studi indipendenti c'è una possibilità di trovare riscontro degli effetti biologici dei cellulari, in quelli finanziati dall'industria la probabilità precipita al 28 per cento».

di Ambra Bambini
(da l'altrapagina)

Riccardo Staglianò. Toglietevelo dalla testa. Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non dicono, Chiare Lettere, pp. 353, euro 15