giovedì 19 settembre 2013

La Kyenge promuove Saluzzo, “Buon lavoro sugli immigrati”

SALUZZO -Saluzzo ottiene la promozione del ministro Cécile Kyenge sulla gestione degli immigrati che da quattro anni sono arrivati nel Cuneese come lavoratori stagionali. Erano poche decine nel 2009, ora sono oltre seicento e vivono in parte nelle strutture messe a disposizione dall'amministrazione e dalle associazioni del territorio e in parte accampati abusivamente al Foro Boario, una vasta area utilizzata per fiere e manifestazioni.
«Qui a Saluzzo c'è un livello di legalità che non si vede in altre situazioni. Esiste già un buon grado di collaborazione tra tutti gli attori del territorio che stanno collaborando per garantire lavoro e dignità. Da Nord a Sud sto visitando molte realtà. Quando avrò finito il mio viaggio le metterò tutte in rete perché credo che gli esempi positivi possano aiutare altri territori a trovare delle soluzioni», ha spiegato il ministro, invitato ad un incontro organizzato ieri pomeriggio proprio sul tema dell'integrazione e del lavoro. «L'immigrazione si inserisce in un quadro dove è in atto una lotta tra nuovi poveri - ha continuato il ministro - Il lavoro stagionale non è solo più appannaggio dei migranti, anzi contribuisce all'economia dell'intero paese».
Gli immigrati nordafricani, tutti con il permesso di soggiorno o lo status di rifugiati, costituiscono ormai il 4 percento della popolazione della città. Il mercato della raccolta della frutta dove vengono impiegati stagionalmente occupa circa duemila persone all'anno. «Gli africani costituiscono solo una parte della mano d'opera», spiega il sindaco Paolo Allemano. Solo 200 hanno trovato lavoro e, dunque, una sistemazione nei container messi a disposizione dalla Coldiretti, negli appartamenti della Caritas o nelle cascine della zona. Tutti gli altri, circa 300, si sono organizzati al Foro Boario dove l'amministrazione ha portato l'acqua e un blocco servizi. «Non abbiamo intenzione di incentivare la loro presenza dal momento che il mercato del lavoro è saturo - spiega il sindaco - non li allontaniamo, anzi abbiamo scelto la linea di un'accoglienza compassionevole, ma di certo non li coccoliamo».
Gli immigrati, che da mesi vivono in baracche di fortuna, però protestano e ieri pomeriggio hanno preteso di incontrare il ministro alla quale hanno letto un messaggio di denuncia. «Non siamo stati invitati all'incontro ma per capire come stanno le cose deve ascoltare anche il nostro punto di vista - ha spiegato il loro portavoce, Adam, 27 anni, proveniente dalla Costa D'Avorio - Vivendo nell'accampamento non abbiamo residenza: rivendichiamo il nostro diritto all'abitare, chiediamo la semplificazione per il rinnovo dei permessi. Siamo stufi di essere visti come un'emergenza. Viviamo come animali». Il ministro, contestato al suo arrivo anche da una decina di esponenti di Forza Nuova, non ha accolto la richiesta degli africani di visitare l'accampamento, ma ha promesso al sindaco la massima disponibilità «per trovare una soluzione che sia dignitosa per tutti e condivisa con le amministrazioni locali». Soddisfatto Allemano: «Non abbiamo chiesto risposte ma essere compresi». Intanto l'amministrazione si sta attrezzando per l'arrivo del freddo e del maltempo: «Con la protezione civile e i centri assistenza di pronto intervento stiamo lavorando per arrivare preparati all'inverno» conclude il sindaco.
Carlotta Rocci

(Repubblica 8 settembre)