Sebbene la chiesa risulti più piccola rispetto a quella del seminario, e soprattutto priva dell'ampio e comodo cortile dove scorrazzavano i bambini durante le lunghe celebrazioni domenicali, compensato solo in parte dal sagrato, c'era molta commozione nella comunità ortodossa romena, domenica 8, nel prendere possesso di S. Bernardino. Dopo dieci anni di presenza a Pinerolo la parrocchia di S. Stefano il Grande ha finalmente una sede e un luogo di culto proprio per celebrare la liturgia. La chiesa di S. Bernardino (via Archibugieri), tirata a lustro e abbellita alle pareti da numerose icone, dopo anni di abbandono si è di nuovo riempita di fedeli: riecheggiano i canti e le preghiere e l'odore di stantio e di chiuso delle sue scrostate mura viene sovrastato dal profumo dell'incenso, che abbonda nella sacra liturgia ortodossa. "Il restauro e l'abbellimento non sono ancora del tutto completati - riferisce il pope, p. Ciprian Ghizila che guida la parrocchia - procedono di pari passo con le risorse finanziarie della comunità, che può far conto delle sole offerte dei fedeli. Se ora è già decorosa sono sicuro che tra qualche anno diventerà un vero gioiellino, arricchita dalle preziosità di arte sacra che da sempre caratterizzano il credere e l'espressione di fede degli ortodossi".
