martedì 26 novembre 2013

OLTRE LE RELIGIONI?

Basterebbe leggere il volume di Elizabeth Johnson "Alla ricerca del Dio vivente" (Fazi Editore) per capire come una lettura sommaria, ideologica ed eurocentrica dell'esperienza cristiana si illuda di superare la relazione fede e religione nelle sue varie articolazioni.
Gesù non ha pensato di andare oltre la religione ebraica, ma di rinnovare e di rilanciare dall'interno le più profonde istanze di fede. La stessa espressione barthiana di settant'anni fa sollevava, in una cultura eurocentrica, un fecondo interrogativo e la sua affermazione dava spazio ad una interpellazione, ad un rapporto dialettico.
Ma il nostro "vizio" eurocentrico e nordamericano ha creduto, ignorando l'orizzonte e le pratiche di altre esperienze, di relegare "la religione" nelle esperienze da deporre tra le anticaglie in nome della fede. Un "Dio generoso", che ama il creato oltre il cosiddetto Occidente, ha sempre evidenziato la Sua presenza amorosa anche in cristianesimi molto religiosi. Basta allargare lo sguardo all'Africa, all'Asia, alle religioni dei ladinos, delle donne nere oppresse, al pluralismo religioso, alla religiosità popolare… per capire quanta fede liberatrice queste esperienze promuovano e testimonino nonostante il nostro pregiudizio occidentale. Siamo misericordiosi con noi stessi/e. E' la nostra ignoranza "razionalistica" travestita di supponenza. I nostri fratelli e le nostre sorelle "religiose" (non solo cristiane) ci perdonano e ci aiutano a guardare oltre le nostre categorie eurocentriche. Soprattutto ci aiutano a non ragionare per slogan, per frasette ad effetto, a cercare il mistero di Dio che fa capolino ovunque…

Franco Barbero