giovedì 21 novembre 2013

SOLIDARIETA' CONTRO L'OMOFOBIA

Lo sfogo è amaro, sofferente, eppure Maicol, 33 anni  e Girolamo 44 anni,  hanno deciso di non mollare e di "andare oltre" alle offese, alle ingiurie, agli insulti. Maicol e Girolamo  sono una coppia gay, vivono a Pinerolo e nella stessa città, sei mesi fa, hanno deciso di aprire un Bar, il Bar "Stardust Cafe" in corso Torino 166.  Non avevano mai vissuto a Pinerolo ma erano rimasti affascinati da questa città a "misura d'uomo". Mai e poi mai avrebbero potuto pensare di trovare a Pinerolo anche della gente che discrimina, offende, insulta le persone perchè  gay.  Eppure è così, da sei mesi i due ragazzi devono fare "i conti" con la stupidità umana, con i pregiudizi e con una ignoranza aberrante.  In questa fetta della provincia piemontese, ai piedi delle montagne, agli inizi della Pianura Padana, il gay diventa oggetto di curiosità morbosa, pruriginosa, del "andiamo a vedere come sono fatti", con un puritanesimo e una bassezza umana che lascia sconvolti.

"Noi siamo venuti molto volentieri a Pinerolo –si sfoga Maicol – eravamo entusiati di questa bella città. Ho sempre fatto il barista  e l'opportunità di aprire qui un bar mi è subito piaciuta ed ho coinvolto il mio compagno. Viviamo insieme e l'idea di lavorare anche insieme ci ha dato la giusta caricara per lavorare. Peccato che ancor prima dell'apertura, già circolavano "pettegolezzi" ingiuriosi nei nostri confronti. Era partito il tam tam che siamo gay e il nostro era un locale per "froci", che siamo delle "cule" e questi sono gli " apprezzamenti" più gentili. Non abbiamo dato peso a queste stupidaggini, il mondo è composto anche da idioti."

Purtroppo, anche dopo l'apertura, sono continuate le "battute", i sorrisetti maliziosi, con le persone che entravano nel bar per "curiosità", per vedere come "sono fatti i gay".

"Non ci volevamo credere –prosegue. Maicol– pensavamo a un fatto passeggero e invece ancora adesso, dopo sei mesi, continuiamo a sentire discorsi assurdi tipo: è il bar delle "cule", quei due sono dei froci, chissà cosa faranno –in termini sessuali- quei due nel retro, sono malati. Sì, sono malati, perchè secondo alcuni essere gay è una malattia."

Maicol e Girolamo  vivono insieme, sono una coppia affitata, si amano, e vivono la loro vita come tutti.   

"Abbiamo deciso di rendere pubblica la nostra situazione  perchè è bene che la gente, molta gente, alzi il livello della propria intelligenz, sensibilità  e conoscenza umana. Noi siamo gay e non c'è nulla di male. Il problema non siamo noi bensì coloro che pensano che i gay hanno, o sono,  un problema. "

(Sul sito www.vocepinerolese.it il video dell'intervista)



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Cari Amici e Amiche della Scala di Giacobbe

abbiamo appreso tutti e tutte dell'increscioso incidente accorso ai titolari del bar Stardust Cafè nel quale, per una curiosa coincidenza, abbiamo organizzato l'apericena al termine del nostro incontro mensile.

Questo ancor prima che succedesse questo brutto fatto; ora mi permetto di rivolgermi a voi tutte/tutti per proporvi e porgevi un caloroso invito a partecipare all'apericena che abbiamo chiesto loro di prepararci.

Il costo è di 8 euro e si svolge nel modo consueto dell'apericena.

Aderire all'incontro e al successivo momento di agape sarà un bella occasione per attestare vicinanza e solidarietà a questi due ragazzi che hanno questa attività e per loro sarebbe un bel segnale di incoraggiamento per superare l'immaginabile sgomento che tale episodio di omofobia ha provocato.

E' anche un bel modo per dire che Pinerolo non è una città omofoba e che non solo siamo interessati a quello che la chiesa dice di noi gay, lesbiche, trans e bisex, ma che ci importa molto quello che abbiamo da dire al mondo e alla società: che siamo persone oneste e lavoratrici, contribuenti di uno stato laico che deve (e non dovrebbe) tutelare ogni cittadino e cittadine da ogni frangia discriminatoria.

Sabato 23 novembre venite in molti; date cortesemente cenno della vostra gradita presenza per tramite la mailing list onde permettere ai titolari del bar Stardust Cafè di preparare quanto serve.

Un abbraccio a tutte e tutti, e ….venite in molti; estendete  anche ai vostri amici e amiche l'invito.

Un abbraccio, Cristiano.