venerdì 17 gennaio 2014

I veri nemici del governo Letta

La proposta di Stefano Fassina di mettere la delegazione del Pd in sintonia con gli esiti del congresso è giusta ed opportuna. Chi ha perso il congresso non può governare in nome di chi 1'ha vinto. E' 1'ora della responsabilità. Se la parola rimpasto fa schifo si chiami aggiornamento. Se poi si devono rinviare le riforme, si sfiduci il governo e si chieda il voto anticipato. Certo fare è cosa diversa dal dire.
ROCCO LARIZZA


La risposta del Nuovo Centro Destra (Giovanardi, Sacconi, Alfano) alle proposte di Renzi sui diritti civili è un problema serio per il governo di Letta. L'idea di una moratoria da prolungare almeno per il 2014 sui temi dell'emigrazione (la Bossi-Fini), delle droghe (la Fini-Giovanardi) e delle unioni civili (Roccella) è insostenibile, di fatto, per un governo guidato da un esponente del Pd e bene ha fatto Renzi ad accelerate su questo punto oltre che sulla necessità di arrivare, nel più breve tempo possibile, a una legge elettorale utile e a una riforma istituzionale capace di superare il bicameralisrno perfetto. La paura di una crisi di governo, infatti, non può impedire al Parlamento di porre mano a riforme necessarie e urgenti per un Paese che deve uscire dalla palude in cui è rimasto bloccato ormai per troppi anni. Il mondo va avanti, le cose cambiano, quelle che vanno davvero rottamate oggi sono le leggi e le iniziative (ricordate il family day contro Prodi e Bindi che parlavano di unioni civili?) che hanno fermato il progresso di un Paese molto più civile dei suoi ex governanti. Di tutto abbiamo bisogno, oggi, tranne che di un governo che faccia delle «moratorie». Renzi fa bene a dirlo, dunque. Aiutando Letta a non restare bloccato in quella che diventerebbe una trappola mortale. Per lui e per il Pd.
Luigi Cancrini

(L'Unità 5 gennaio)