lunedì 13 gennaio 2014

STUDI BIBLICI

 Da Riforma del 20.12.2013

 

Corinzi, tre lettere in una

La 2 Corinzi: non una ma più lettere? Questa ipotesi non ci deve scandalizzare: ricordiamoci che al tempo di Paolo non esisteva la stampa e, vista la difficoltà di ricopiare a mano le lettere apostoliche non deve stupire che esse venissero per così dire "rilegate" insieme, proprio come gli abbonati che, particolarmente affezionati a una rivista, alla fine dell'anno la fanno rilegare per consultarla più agevolmente. Secondo gli esegeti del Nuovo Testamento l'anonimo compilatore avrebbe "cucito" insieme almeno tre distinte lettere. Tutte e tre hanno a che vedere con il tema del ministero apostolico di Paolo, che viene messo in discussione da degli oppositori dell'apostolo, venuti da fuori Corinto e muniti di lettere di raccomandazione scritte da alcuni "pezzi grossi" (forse gli apostoli di Gerusalemme). Ricostruendo in ordine cronologico, le tre epistole sarebbero:

a)      una prima lettera dal tono molto duro, la cosiddetta "lettera delle lacrime" (cfr. 2,4) in cui Paolo polemizza senza mezzi termini con i suoi oppositori, definendoli "falsi apostoli, operai fraudolenti che si travestono da apostoli di Cristo" (11,13); questa prima lettera, nella "rilegatura" sarebbe finita in fondo, occupando i capitoli da 10 a 13;

b)      poi una seconda lettera di carattere "apologetico" (cioè difensivo) in cui Paolo difende la validità del suo ministero (da 2,14 a 7,4 e il cap. 8);

c)      infine, una terza lettera di riconciliazione, che gli esegeti identificano con l'inizio del testo, da 1,1 a 2,13, poi parte del cap. 7 (vv. 5-16) e il cap. 9.

Sono solo ipotesi, ma è evidente che in questa "rilegatura" (che in realtà è un complesso lavoro redazionale) ci sono delle priorità teologiche precise: le tre lettere vengono combinate non seguendo pedissequamente ordine cronologico bensì secondo una priorità che mette in promo piano la riconciliazione; l'ultima lettera in ordine i tempo diventa la prima, perché in essa c'è la "grazia" e la "pace" che vengono da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo, e c'è la benedizione riconoscente che il credente pronuncia su Dio: "Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo. il Padre misericordioso e Dio d'ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione..." (v. 3-4a). (Imn)