martedì 25 febbraio 2014

Appuntamenti e riflessioni:

GRUPPO GENITORI

Venerdì 28 alle ore 20,30 il gruppo genitori si incontra con me per dialogare come può "nascere un gruppo biblico"...

 

 

CUSTODIRE LA PAROLA

"La Scrittura necessita di tempo per essere "ruminata" a lungo; ma la sua comprensione non è isolata dalle vicende della storia. È nel far fronte alle tentazioni della vita quotidiana che potrai riconoscere se vi hai prestato ascolto. Per questo l'ascolto della Scrittura dovrà essere accompagnato dall'ascolto delle situazioni che ci è dato di vivere, dal discernimento del proprio tempo. Solo una lettura "tentata", messa alla prova nel presente, sarà in grado di custodire quelle parole di vita che Dio ci rivolge".

Lidia Maggi, Angelo Reginato

 

 

TEMI ETICI, UNA SFIDA PER RENZI

Solo un altro governo potrà cambiare le leggi sulla droga e sulla fecondazione assistita, avevo scritto due settimane fa. Adesso c’è la possibilità di avere un nuovo governo, senza il passaggio elettorale, con a capo Matteo Renzi. La domanda è semplice: i temi eticamente sensibili rientreranno nella sua agenda politica se assumerà l’incarico di guidare il Paese fino al 2018? Ormai sappiamo che alcune norme vanno cancellate. E la Consulta sta già togliendo diverse castagne dal fuoco alla politica. L’ultima decisione riguarda la Fini-Giovanardi smontata nel suo presupposto, l’equivalenza tra droghe leggere e pesanti. Verrà poi il turno della 40, che domani”festeggia” dieci anni di disumanità per le coppie costrette ad andare all’estero per procreare. C’è anche il Testamento biologico, ricordato nei giorni scorsi soltanto perché ricorrevano cinque anni dalla morte della sfortunata Eluana Englaro. Certo, se la comunità scientifica mettesse su queste leggi lo stesso impegno profuso nel contrastare Stamina, la politica si sentirebbe più motivata e meno sola nell’agire. In ogni caso tocca a Renzi accettare la sfida, perché non potrà accantonare i temi etici per i prossimi quattro anni.

g.pepe@repubblica.it

 

MA TROVARE UN COMPAGNO È TUTTA UN'ALTRA COSA

Scopro da una lettera ricevuta in questi giorni che anche una rubrica sul cuore genera incontri: talvolta numerosi per ogni mail, ma quasi sempre deludenti. Perché incontrarsi sul serio è molto difficile. Le cinquantenni sole vorrebbero un uomo dolce con cui condividere il proprio hobby, i sessantenni soli vorrebbero una donna dolce con cui condividere i propri hobby. Fatto? Per niente, perché quando si incontrano scoprono che un conto è la fantasia un conto è la realtà. Piacersi è un'altra cosa: in più lui si accorge che la di lei pensione è scarsa, lei si accorge che lui ha i peli nelle orecchie. Insomma non funziona per nessuno dei due, o per uno dei due.

La difficoltà sta nel trovare un vero compagno, una cosa seria, con un futuro, perché è quello che pareva di desiderare. Invece il desiderio vero, neppure percepito, era sistemarsi con un Clooney, con una Ferilli. Questo almeno accade a chi si cerca rispondendo alle lettere di una rubrica non di incontri ma di confidenze sentimentali inviate a un settimanale, che pare meno compromettente di un sito internet, ritenuto più esplicito più frettoloso e meno esigente. Chi li frequenta sa che ce ne è per tutti i gusti, con fini soprattutto carnali: anche senza star lì a perder tempo a conoscersi al tavolo di un caffè, per poi congiungersi da qualche parte, non sempre con reciproca soddisfazione, a meno che si sia disposti a tutto pur di non essere soli. Non si parla né di prostitute né di gigolo, ma di signore e signori soli o con famiglia, che hanno bisogno di un po' di distrazione clandestina e senza conseguenze.

La vera attrazione degli annunci in certi siti è che puoi sbrigare la faccenda anche standotene a casa tua davanti al tuo computer, skype o non skype. Lo scrivono furibonde fidanzate e mogli, alla rubrica che sul Venerdì raccoglie gli spasimi del cuore infranto e della dignità ferita: il loro uomo che a letto le bacia in fronte, poi in piena notte raggiunge il suo pc luminoso nel buio di una stanza, e raggiunge la sua innamorata elettronica,"focosa sessantenne laureata in lettere, grande esperienza latino-greco e fellatio" che ha risposto al suo richiamo, "robusto trentenne mammone, cerca vivace e calda signora taglia 5, per scambio di anime e altro".

(Natalia Aspesi, Repubblica 18 febbraio)

 

NO AL PASSAPORTO DELLA SANTA SEDE. IL PAPA SCEGLIE QUELLO ARGENTINO

Papa Francesco non vuole il passaporto diplomatico della Santa Sede n.001. Sente ancora forti le sue radici argentine, tanto che ha deciso che nei suoi viaggi non userà quello "diplomatico" a cui ha diritto come capo di Stato, ma quello argentino. Così il pontefice che ha stupito il mondo viaggiando portandosi la sua grossa borsa nera, avrà un semplice passaporto di Buenos Aires "per viaggiare", come, "un qualsiasi cittadino argentino".

È così che il ministero dell'Interno argentino ieri ha mostrato la nuova carta d'identità e il passaporto con la foto di José Maria Bergoglio vestito, però, con la bianca veste papale.

La sua data di emissione è quella del 14 febbraio 2014 e la scadenza è quella del 2029. Porta anche l'impronta digitale del pontefice. Tutto come un qualsiasi cittadino argentino. Solo che le formalità sono state espletate in Vaticano. Dopo che Papa Bergoglio ha comunicato direttamente all'ambasciatore di Buenos Aires in Vaticano, Juan Pablo Cafiero, la sua intenzione "di continuare a viaggiare per il mondo come argentino", il personale del consolato si è recato in Vaticano, alla Domus di Santa Marta con le attrezzature necessarie per produrre i documenti che stavano per scadere. Al Papa oltre al passaporto è stata preparata anche una nuova carta d'identità. Arriveranno nei prossimi giorni alla Domus Santa Marta. "È un gesto che ci riempie d'orgoglio" ha commentato il ministero dell'Interno argentino, Florencio Randazzo.