venerdì 28 febbraio 2014

UN GIORNALISMO VIOLENTO E SPORCACCIONE


Nessun rispetto per i morti, soprattutto se giovani donne In una delle solite trasmissioni cosiddette di approfondimento (in realtà, di sprofondamento nella melma), è stato invitato ad esprimere il suo autorevole parere, il giornalista Vittorio Feltri. Si parlava dell'omicidio di Meredith Kercher (Linea Gialla del 25 febbraio, su La7). Vorrei complimentarmi per l'eleganza, la finezza, la sensibilità del giornalista, ed ovviamente del conduttore Salvo Sottile, che lo ascoltava e lasciava tranquillamente parlare. Complimenti ad entrambi soprattutto per il rispetto che nutrono verso i morti, in special modo se si tratta di giovani donne uccise. Trascrivo alcune frasi felici del Feltri: "Non riesco a capire che interesse potesse avere questo giovanotto a uccidere questa ragazza qui, che non era una meta inarrivabile". Poi, rivolgendosi a Sollecito: "Te la volevi scopare?". E ancora, sempre acuto e delicatissimo: "Non ha senso incriminare Sollecito, perché doveva farlo? Si stava laureando, stava facendo la tesi, aveva una fidanzata bellissima… va ad accoppare questa qui che non era neanche eccezionale?".
Ed arrossisco, mentre trascrivo.
Renato Pierri