sabato 1 marzo 2014

LA SECONDA LETTERA DI ANTONIO


Carissimo Franco,
che calore nella tua risposta, che tolleranza, che rispetto autentico per l'"altro".  Ti assicuro che la tua vitalità, la tua saggezza, il tuo grande cuore mi commuovono.  Per non sottrarti altro tempo, mi limito a dirti che ti voglio bene, e se anche, per una questione di onestà intellettuale verso me stesso, non posso sposare la tua peraltro comprensibilissima dimensione di indomabile speranza, nonché di fede/fiducia che questo meraviglioso scenario universale che ci circonda abbia un senso, mi auguro veramente con tutto il cuore che, alla fine dei tuoi giorni, alla buona e faticosa battaglia che hai condotto con caparbietà per tutta la tua vita  possa arridere la vittoria che meriti: l'incontro  con il Deus amans, lo sfociare del tuo impetuoso torrente nel calmo lago dell'amore di tutti verso tutti (compresi, naturalmente, i gay, le coppie di fatto, le mamme   dolorose che hanno abortito, i suicidi, i diversamente credenti e,   ovviamente, gli atei che non hanno mai smesso di cercare...).  E se il mio convinto evoluzionismo non mi imponesse di pensare che anche   tu, come un po' tutto il creato, sei frutto di contingenze che  ti hanno   portato ad essere così piuttosto che cosà, innalzerei a Dio un   ringraziamento per averti fatto esistere...  (O, per dirla con i giovani: grazie di esistere)

Antonio