giovedì 20 marzo 2014

UN LIBRO IMPEGNATIVO


ROGER HAIGHT,_Gesù simbolo di Dio_,Editore Fazi, Roma 2013, pp. 736, Euro 20.00.
Finalmente compare il Italia il libro che il teologo cattolico, censurato in vaticano, pubblicò 15 anni fa sui temi delle cristologie cristiane e del pluralismo religioso.
 La mole del volume può forse scoraggiare qualche lettore, ma il nostro Autore ripercorre con estrema competenza secoli di elaborazioni teologiche cristiane evidenziandone una straordinaria e contradditoria pluralità.
 Ma sotto sotto non scompare mai quel filo rosso che fa di Gesù, per noi cristiani, la parabola di Dio: "Gesù era un individuo che veicolava Dio e le persone incontravano Dio in lui...Gesù non può essere separato dal Dio che egli veicola , anzi Gesù non suscita alcun interesse religioso se è separato dalla sua simbolizzazione di Dio... Gesù non indica se stesso, ma Dio" (pp. 271).
 Le varie cristologie, in modi molto diversi, enunciano lo stesso messaggio. La ricchezza di queste pagine, che passano in rassegna e sottomettono ad una serrata valutazione critica i molteplici percorsi delle elaborazioni anche dogmatiche, è difficilmente condensabile qui in poche righe. Rimando i lettori e le lettrici a questo volume che aiuta a "leggere la storia" del nostro continuo e travagliato rifarci a Gesù come testimone e tramite nella ricerca del Dio vivente. Spesso solo l'approfondimento ci aiuta ad acquisire maggiore consapevolezza dei percorsi storici. L'ignoranza del passato, la sottovalutazione della tradizione nelle sue oceaniche pluralità, favorisce un certo "presentismo", uno sguardo corto tale da inchiodarci nella prigione delle domande di oggi, come se esse non fossero mai comparse prima di noi e tutto cominciasse dalle nostre ricerche.
Franco Barbero