giovedì 24 aprile 2014

L'Apsa sarà la vera banca vaticana

CI'TTA' DEL VATICANO. "Papa Francesco ha approvato una proposta sul futuro dell'Istituto per le Opere di Religione (Ior), riaffermando l'importanza della missione dello Ior per il bene della Chiesa cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Citta del Vaticano". Inizia cosi il comunicato in lingua inglese diramato nella mattinata di ieri dal Vaticano, nel quale si rende noto che, a tredici mesi dall'elezione al soglio di Pietro, Jorge Mario Bergoglio ha deciso: lo Ior non sarà chiuso e anzi continuerà a svolgere la sua attività finanziaria "nell'interesse della Chiesa in tutto il monde". Francesco approva una proposta di riforma presentatagli dal cardinale George Pell, prefetto della neonata Segreteria per l'economia, i cui dettagli saranno presentati al C-8 cardinalizio che si riunirà entro due settimane. Scongiurati i rischi di chiusura che lo stesso Pontefice aveva paventato durante una Messa celebrate a Santa Marta il 24 aprile 2013 davanti ai dipendenti dello stesso istituto bancario - :Lo Ior è necessario, ma fino a un certo punto», aveva detto - e ancora l'11 giugno quando aveva ricordato che "san Pietro non aveva un conto in banca», vengono nello stesso tempo smentite dal testo del comunicato le ipotesi di una sottrazione allo Ior delle competenze in materia di investimenti e di finanza speculative, operazioni sulle quali  però vigilerà la nuova autorità di controllo economico affidata alla coppie Pell-Alfred Xuereb, segretario personale del papa. (p.r.)