mercoledì 2 aprile 2014

"MANICOMI GIUDIZIARI", FINIRÀ L'ORRORE?


Oggi, primo aprile, sarebbero dovuti scomparire per sempre. E invece gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) non solo sono ancora funzionanti ma resteranno in vita fino al 2017, perché molte Regioni non hanno predisposto i Dipartimenti di Salute Mentale, l’unica vera struttura alternativa. E così meno di mille persone – 803 uomini e 91 donne – affette da disturbi mentali (e che hanno commesso un reato penale però sono state prosciolte perché malate di mente), restano internate in strutture simili ai manicomi criminali dell’Ottocento: mezzi di contenzione, bagni turchi sotto i letti, condizioni sanitarie pessime, strutture fatiscenti. Le immagini documentarie fatte girare quattro anni fa dalla Commissione Sanità del Senato – guidata allora da Ignazio Marino – sono un pugno allo stomaco.
Rappresentano l’orrore di un retaggio del passato, regolato dal Codice Rocco (1930) che separa il destino del “folle reo” dal “folle sano”. Ricordo che tutti i politici – dal presidente Napolitano a scendere – definiscono queste strutture un orrore, indegne per un paese civile. Dunque perché non si chiudono gli OPG? Forse perché l’Italia è, in certi casi, profondamente incivile.

(Repubblica 1 aprile)