venerdì 30 maggio 2014

PERCHÈ I PROTESTANTI TEDESCHI SI ALLONTANANO DALLA CHIESA


Una recente inchiesta rivela che il 32% dei protestanti in Germania si sente pochissimo legato alla Chiesa protestante mentre il 15% affermano di avere un forte legame con essa. Dei sociologi e dei teologi hanno esaminato insieme, per la prima volta, quest'inchiesta sull'appartenenza alla Chiesa che è stata presentata all'inizio dello scorso marzo dalla Chiesa evangelica in Germania. Tre domande al sociologo delle religioni Detlef Pollack.

- Quali sono, secondo lei, i grandi problemi e le sfide con i quali la Chiesa protestante è chiamata a confrontarsi nel 2014?

I problemi che si pongono alla Chiesa protestante non sono diversi nel 2014 da quelli che erano nel 2013, 2003, 1973. Si tratta di sviluppare una vita ecclesiastica che attiri le persone e che queste trovino arricchente. La Chiesa deve irraggiare nel mondo con dichiarazioni adeguate al nostro tempo, ispirate all'Evangelo, e compiere un lavoro rivolto all'essere umano. I compiti educativi fanno altrettanto parte di questo lavoro quanto i compiti diaconali, culturali e pastorali. La chiesa è un'entità complessa. Essa deve concentrarsi sul suo messaggio ma anche rimanere pienamente in contatto con la società e la vita quotidiana delle persone.

- Che devono fare le autorità della Chiesa e le chiese locali perché la Chiesa protestante non perda importanza?

L'inchiesta sull'appartenenza alla chiesa mostra che la fede cristiana non si realizza pienamente dietro a una porta chiusa. Essa ha bisogno di essere confermata da altri, si sviluppa solo se l'individuo partecipa alla vita della chiesa. La persona che va al culto, che ha contatti con il pastore e con i membri della chiesa locale, sarà più incline ad affermare la sua fede in Dio di quella che non partecipa. Traggo da questo la conclusione che questo fatto dipende da una forma di culto attraente, dal dialogo che si svolge con il pastore e all'interno della chiesa. Inoltre, l'inchiesta ha messo in evidenza la grande importanza della famiglia per le manifestazioni di fede, il confronto con le questioni religiose e la partecipazione alla vita della chiesa. La necessità di rafforzare il lavoro con le famiglie, i bambini e i giovani è, a parer mio, l'altra conclusione da trarre dai risultati dell'inchiesta.

- Un pronostico per il futuro: se tutto continua allo stesso modo, dove andrà la Chiesa protestante nel 2030?

La Chiesa continuerà a decrescere, e nello stesso tempo registrerà un aumento della proporzione delle persone anziane, dato che i giovani saranno sempre meno numerosi a dimostrare attaccamento per la chiesa. Nonostante un rafforzamento degli sforzi di evangelizzazione, l'impegno dei membri non aumenterà. Non per questo però la Chiesa sarà minacciata nella sua esistenza ma sarà sempre meno in grado di compiere compiti alcuni dei quali sono importanti per la trasmissione dell'Evangelo. Nell'insieme, non mi aspetto cambiamenti fondamentali, e sicuramente non un ribaltamento di questa tendenza; vedo piuttosto un processo di diminuzione regolare, con forse qua e là tendenze più forti alla rottura, in particolare fra i giovani.

(traduzione dal francese di Jean-Jacques Peyronel, Barbara Schneider, Riforma 23 maggio)