sabato 14 giugno 2014

IO, POETA MALEDETTO CONTRO L'ISLAM ESTREMISTA


C'è del marcio in Danimarca. Lo diceva Shakespeare nell'Amleto e ora lo dice anche Yahya Hassan. Che della Danimarca non è principe, bensì figlio incompreso.
 Hassan ha pochi anni (18), è un poeta danese di origine palestinese e con la sua prima raccolta in versi ha ottenuto un successo clamoroso: oltre 100mila copie vendute in patria (record di sempre), diritti ceduti in tutta Europa.
E oggi arriva anche in Italia grazie a Rizzoli (pagg. 176, euro 16, trad. di Bruno Berni).
La poesia sarà pure morta,  ma Hassan l'ha resuscitata per mutilarla e incidere versi rabbiosi che, dai campi profughi del Libano ai supermarket scandinavi Fakta, raccontano una vita spinosa.
È la storia di una famiglia musulmana trapiantata in Danimarca, tra violenze familiari, "dittature educative", donne umiliate, droga, furti e riformatori. Versi spietati e irriverenti che, oltre agli elogi, hanno attirato la fatwa dei fondamentalisti islamici: decine di minacce di morte, poi l'aggressione in una stazione di Copenaghen. Ora Yahya vive sotto scorta.

(Antonello Guerrera)