martedì 1 luglio 2014

Che contraddizione

Il papa continua a nominare vescovi conservatori, a spostare e promuovere a sedi principali vescovi per nulla progressisti.
Dalle prime 300 nomine non risulta una vera rivoluzione pastorale.
Così i nuovi vescovi, quelli che lo accompagnano e lo riveriscono, anche nelle nostre diocesi, non sembrano tanto puzzare di pecore, ma di tradizione.

Franco Barbero