sabato 19 luglio 2014

Il gruppo europeo delle facce di bronzo

Nel tentativo riuscito di conquistare un'inquadratura, gli antieuropei hanno iniziato il loro duro lavoro di deputati a Strasburgo. Geniale l'alleato di Grillo, Farage, che si è voltato mentre veniva eseguito l'Inno alla gioia. Praticamente ha voltato le spalle a Beethoven e a tutta la cultura europea.
Marine Le Pen essendo una signora è rimasta seduta, mentre, il più intelligente di tutti, il leghista Buonanno, specialista in pagliacciate, si è messo il burka sulla testa, e chissà perché non si è messo le corna, come fanno spesso i militanti nordisti per ricordare le invasioni barbariche, di cui si vantano di essere discendenti diretti. Eppure, anche quelle erano migrazioni, che avvenivano mettendo a ferro e fuoco interi paesi e non, come oggi, cercando scampo da guerre e fame a rischio della vita. Tant'è che Salvini, che è tanto buono, dice: «Aiutiamo gli emigrati a casa loro». Dimenticando che la Lega è stata a lungo al governo e non risulta abbia mandato aiuti a casa di nessuno. In compenso, qualcosina ha portato a casa propria.
(L'Unità 3  luglio)