L'Italia è fuori dai mondiali di calcio. È il punto più basso di una crisi tecnica, organizzativa e culturale. Anzi, io da tempo penso che il calcio italiano è già morto, "sempre più sequestrato dai club" e perché scarseggiano "la formazione, l'etica, il cosiddetto ricambio", come scrisse Gianni Mura su Repubblica del 25 giugno.
Troppi palloni gonfiati e strapagati corrono dietro ad un pallone. Forse questi ometti mediocri si sono montati la testa. Scendano a terra e smettano di giocare su Marte o sulla luna.