domenica 31 agosto 2014

AUMENTANO GLI INSEGNANTI DI RELIGIONE


Roma - A settembre, la scuola italiana avrà bisogno di più insegnanti di Religione dello scorso anno. Duemila in più rispetto a dieci anni fa. A certificarlo è l'organico dei docenti di Religione 2014/2015 del ministero. E se da un decennio a oggi nella scuola italiana tutto (o quasi) presenta un segno rosso - dai finanziamenti per le attività pomeridiane e accessorie agli organici dei docenti, dai bidelli al personale di segreteria - l'unico settore che pare immune dalla spending review è proprio quello dei docenti di Religione cattolica. Che, nonostante l'inarrestabile calo degli alunni che seguono la materia, aumentano. 

Il trucco c'è ma non si vede, verrebbe da dire. In passato, la Chiesa cattolica forniva anche alle insegnanti curricolari che lo richiedevano il lasciapassare per insegnare Religione. Ma da parecchi anni questo non è più possibile. Così, andate in pensione le maestre "tuttofare", le ore di Religione passano dunque agli specialisti scelti dai vescovi. Ecco perché diventa necessario reclutare nuove maestre di religione, in possesso dei requisiti previsti dal concordato Stato-Chiesa del 1984. 

Così, mentre i primi di agosto in Italia impazzava la polemica sui cosiddetti "Quota 96" - circa 4mila docenti che nel 2012 avevano già maturato i requisiti per andare in pensione ma, per effetto di un errore nella legge Fornero, furono bloccati in classe fino al compimento dei 67 anni di età - il governo approvava il decreto con i posti complessivamente funzionanti per l'insegnamento della Religione cattolica, che aumenteranno di 310 unità rispetto al 2013. A settembre dunque, il loro organico sfiorerà le 24mila unità: un record. In poco più di un decennio la pianta organica degli insegnanti di Religione è cresciuta del 9,3 per cento, passando da 21.951 cattedre alle 23.994 dell'anno scolastico che sta per iniziare.

(Salvo Intravaia, Repubblica 19 agosto)