Senza visitatori un museo non respira. Con troppi soffoca. E' il rischio che si corre oggi che il consumo di massa dell'arte ha dato vita a un vero e proprio trekking museale. Orde di turisti che all'apertura dei cancelli scattano come dai blocchi di partenza e si precipitano verso la meta. Che è il capolavoro di turno. Al Louvre nove milioni di persone all'anno si sdilinquiscono davanti alla Gioconda o alla Venere di Milo. Al British Museum quasi sette si immortalano davanti alla Stele di Rosetta o ai marmi del Partenone. E ai Vaticani oltre cinque affollano all'inverosimile la Sistina. Per non parlare del muro umano che al Prado quasi impedisce di vedere Las Meninas di Velazquez e dell'esercito di turisti che al Rijksmuseum di Amsterdam sfila dall'alba al tramonto davanti alla Ronda di notte di Rembrandt.
Davanti a queste cifre sembrerebbe che l'istruzione di massa abbia raggiunto in pieno il suo scopo. Ma è proprio cosi? Viene da dubitarne davanti allo spettacolo di folle che non guardano più i capolavori con i propri occhi ma con quelli delle fotocamere e cellulari. Il tutto allo scopo di selfeggiarsi e postarsi in tempo reale. Di fronte a questa invasione c'è il rischio che la fruizione diventi distruzione. Tutto il contrario dell'istruzione. A questo punto ai musei tocca un compito fondamentale e al tempo stesso difficilissimo. Alfabetizzare i comportamenti del pubblico. Aiutando a capire che vedere non significa guardare. E tanto meno fotografare. Battaglia di retroguardia? Tutto il contrario. E' una legittima difesa di un patrimonio che abbiamo il dovere di trasmettere ai posteri.
Marino Niola
(Il Venerdì 8 agosto)
Davanti a queste cifre sembrerebbe che l'istruzione di massa abbia raggiunto in pieno il suo scopo. Ma è proprio cosi? Viene da dubitarne davanti allo spettacolo di folle che non guardano più i capolavori con i propri occhi ma con quelli delle fotocamere e cellulari. Il tutto allo scopo di selfeggiarsi e postarsi in tempo reale. Di fronte a questa invasione c'è il rischio che la fruizione diventi distruzione. Tutto il contrario dell'istruzione. A questo punto ai musei tocca un compito fondamentale e al tempo stesso difficilissimo. Alfabetizzare i comportamenti del pubblico. Aiutando a capire che vedere non significa guardare. E tanto meno fotografare. Battaglia di retroguardia? Tutto il contrario. E' una legittima difesa di un patrimonio che abbiamo il dovere di trasmettere ai posteri.
Marino Niola
(Il Venerdì 8 agosto)