State per partire e scoprite di avere il frigo pieno di zucchine e petti di pollo che non sopravviverebbero fino al vostro ritorno? Lo spreco si può evitare con un clic. Basta segnalare la presenza di un dono alimentare sul sito www.scambiacibo.it, magari con una foto. L'offerta, geolocalizzata, appare su una mappa che consente a un vicino di approfittare dell'offerta. Uno scambio di mail per la consegna e il gioco è fatto: un po' di spreco in meno e un amico in più.
La proposta è stata lanciata a Sana, alla Fiera di Bologna, dalla Coop Adriatica che ha sponsorizzato l'iniziativa messa a punto da un gruppo di giovani esperti di informatica. E punta a ridurre uno sperpero alimentare molto pesante: in Italia vale 8,7 miliardi di euro l'anno, quasi mezzo punto percentuale di Pil. Ed è uno sperpero che comincia nei campi (dove una parte dei prodotti non viene raccolta perché manca la convenienza economica) e si conclude nelle case, responsabili del 42 per cento dello spreco, con un costo medio a famiglia di 350 euro l'anno. Pinpas, il piano nazionale di prevenzione dello spreco messo a punto dal ministero dell'Ambiente assieme ad Andrea Segrè, ha già cominciato a sollecitare nel circuito della grande distribuzione il recupero di alimenti molto vicini alla scadenza. Con lo scambiacibo si fa ora un passo ulteriore intervenendo anche nel circuito domestico. Un esperimento già avviato con successo in Germania (a Colonia in 6 mesi sono state raccolte 6 mila adesioni) e partito anche a Torino, nel dicembre scorso, con Nextdoorhelp, un'altra piattaforma che punta allo scambio gratuito di cibo e ha avuto l'appoggio di Slow Food.
Dopo il boom del car sharing arriverà quello del food sharing? Fino a qualche anno fa impensabile, un'ipotesi del genere comincia ad acquistare credibilità nel pieno di una crisi che sta cambiando non solo i consumi ma anche il sistema di valori degli italiani ridando spazio all'economia di condivisione e ai rapporti di vicinato.
Sulla strada di questa riconversione spunta però un ostacolo, come ha sottolineato il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini: un appesantimento della burocrazia che sta moltiplicando gli adempimenti necessari alla donazione del cibo rischiando di farla diventare troppo lunga e costosa. «Considero quella contro lo spreco alimentare una battaglia fondamentale: proveremo ad alleggerire il peso della burocrazia rendendo più efficienti i controlli», ha promesso il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
(Antonio Cianciullo, Repubblica 8 settembre)