mercoledì 1 ottobre 2014

ECOTEOLOGIA: "TORNARE A SPERARE"

'C’è una vecchia barzelletta: due pianeti si incontrano nell’universo. Il primo
chiede: 'Come stai?'. L’altro risponde: 'Abbastanza male. Sono ammalato. Ho l’homo sapiens.'
Il primo replica: 'Mi spiace. È una brutta cosa. Anch’io l’ho avuto. Però consolati, passa!’
J. Moltmann

La barzelletta che Moltmann racconta nel libro è efficace: con tutta la nostra sapienza abbiamo portato alla disperazione il pianeta. Per fortuna però noi passiamo. Leggiamola così la battuta finale: solo se moriremo totalmente alle categorie di pensiero che ci hanno portato qui, riusciremo a far sopravvivere il pianeta.
Ci siamo sentiti il centro del mondo. Anzi dell’universo. Con arroganza lo abbiamo dominato. Ora siamo al punto di non ritorno. Al punto nel quale integrarci con il mondo della natura, che ha leggi sue, è la strada per farcela. Passare dall’arroganza del dominio all’umiltà cosmica. Per dirla ancora con Moltmann: 'abbiamo fatto teologia. Ora occupiamoci di ecologia'.
Questo è un libro di appunti per un tempo di crisi. I saggi pubblicati sono legati da un’unica trama: raccontare attraverso le diverse testimonianze come si possa ricercare e conseguire un diritto a sperare. Hanno scritto voci diverse: Roberto Gibellini, Vannino Chiti, Felice Scalia, Sergio Tanzarella, Giuseppe Silvestre, Luigi Mariano Guzzo, Roberto Fiorini, Claudio Risitano, Giacomo Panizza.
Voci, testimonianze, proposte che rivendicano il diritto di tutti e ognuno a sperare.
Infatti proprio perché siamo disperati non abbiamo bisogno della fede per consolarci ma della speranza, ancora di più della carità, per cambiarci e cambiare.
Charles Péguy sciveva: La fede è una sposa fedele. La carità è una madre, una madre bruciante... La speranza è una bimba picccina fatta di nulla. Eppure questa bimba passerà per tutti i mondi'.
Tornare a sperare. Che non è certezza di nulla. Ma è il modo per rimettersi in gioco.