Domenica 26 ottobre nella comunità nascente di Torino abbiamo realizzato una gioiosa ed intensa esperienza di dialogo cristiano - islamico grazie alla presenza di Ouail. Al Padre Nostro abbiamo unito la prima Sura del Corano in arabo e in italiano.
Stiamo esperimentando che il nostro comune "monoteismo" ( del quale si parla tanto per banalizzazione e ripetizione di luoghi comuni) non è una dottrina astratta. La sua radice più profonda sta nella denuncia non del politeismo, ma della idolatria. Opporre semplicemente il monoteismo al politeismo con ogni probabilità è diventata una moda e una scelta comoda, ma si corre il rischio di non capire né il significato né la genesi storica dell'uno e dell'altro.
Il testo della celebrazione comunitaria viene preparato da alcuni fratelli e sorelle a turno.
Io ogni volta mi godo e ringrazio Dio di questa preziosa creatività che nasce da una scelta di collaborazione.
E' impossibile riportare qui anche solo il riassunto del confronto sereno ed appassionato che abbiamo vissuto durante la celebrazione eucaristica e nella ricerca teologica del pomeriggio sul significato dell'eucarestia. Si tratta di un tema vitale per la comunità e certamente dovremo riprenderlo ed approfondirlo.
Puntualità, passione, perseveranza e preparazione: quanti semi Dio ci regala per far fiorire una comunità. E....nessuno/a è superfluo/a.
Franco Barbero
