lunedì 5 gennaio 2015

ANCORA UNA CENSURA DA ROMA PER LA TEOLOGA INGLESE TINA BEATTIE

37824 LONDRA-ADISTA. La teologa Tina Beattie non può tenere conferenze in luoghi di proprietà della diocesi: lo ha comunicato, su istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'arcivescovo di St. Andrews e Edimburgo, mons. Leo Cushley, vietando a Beattie - docente di Studi cattolici presso l'Università londinese di Roehampton e direttore del Digby Stuart Research Centre for Religion, Society e Human Flourishing - di intervenire ad un'iniziativa promossa dall|'Edinbourgh Circle della Newman Association, in programma presso il convento di Santa Caterina, a Edimburgo. Il motivo: «La professoressa Beattie - così il vescovo in una lettera inviata all'associazione, datata 11 luglio ma resa pubblica solo alla fine di settembre - e nota per aver sovente messo in discussione il Magistero della Chiesa. Pertanto, vi chiedo di cancellare l'evento, che non può avvenire né essere aperto al pubblico in alcuna proprietà della Chiesa in questa arcidiocesi».
Tina Beattie, 59 anni, ha all'attivo un gran numero di pubblicazioni e di ricerche sul rapporto tra religione e psicanalisi, tra teologia e teorie di genere, arte, ateismo e diritti delle donne (v. Adista Documenti n. 34/14), nonché sul culto di Maria; e molto nota anche perché fa parte della direzione del settimanale cattolico The Tablet e per i suoi contributi sul quotidiano The Guardian, alla radio e in televisione. Contestualmente, nella lettera all'associazione, Cushley diffida quest'ultima dall'invitare ancora anche un altro noto e apprezzato teologo, Joe Fitzpatrick, autore di un libro sul peccato originale e sull'evoluzione. La Newman Association ha immediatamente risposto a Cushley, chiedendogli un incontro, ma in risposta ha ricevuto solo un appuntamento con uno dei vicari generali, mons. Patrick Burke, già membro della Congregazione per la Dottrina della Fede.

(Adista 18 ottobre 2014)