Era solo questione di tempo: adesso il tempo è giunto e la battaglia è cominciata. I famigliari di Nelson Mandela non avevano esitato a trascinarsi gli uni contro gli altri in tribunale quando l'anziano statista era ancora agonizzante. Dalla sua morte è passato un anno (avvenne il 5 dicembre 2013) e Winnie Madikizela-Mandela ha aperto le ostilità: vuole la casa di campagna a Qunu, giù nella provincia del Capo orientale, dove il grande sudafricano è sepolto. Sostiene che il terreno era stato donato a lei dalla tribù del marito, mentre lui era in prigione.
Durante la malattia di Mandela, Winnie lo aveva visitato spesso all'ospedale, sia pure nei panni della ex (la coppia aveva divorziato nel 1996 e l'anziano leader si era poi sposato per la terza volta con Graça Machel). Durante le cerimonie funebri aveva indossato il lutto con grande dignità. Ma poi, alla lettura del testamento, tutto il mondo seppe che il suo nome non era stato citato nemmeno una volta: l'ex marito non le aveva lasciato nulla.
Viceversa nelle sue ultime volontà il vecchio aveva citato la casa di campagna: «La proprietà di Qunu», ha lasciato scritto, «sia usata dalla mia famiglia in perpetuo, allo scopo di preservare l'unità dei Mandela». Che ironia! E diventata invece il primo osso della discordia. Difficile immaginare che Winnie voglia ritirarsi in quel remoto e depresso villaggio rurale perso nelle colline. Ma la tomba del granduomo potrebbe diventare un ottimo business: proprio per decidere il luogo della sepoltura la famiglia si era sbranata tra figlie e nipoti davanti a un giudice e alle telecamere. Il reality dei Mandela continua.
Pietro Veronese
(Il Venerdì 19 dicembre)
Durante la malattia di Mandela, Winnie lo aveva visitato spesso all'ospedale, sia pure nei panni della ex (la coppia aveva divorziato nel 1996 e l'anziano leader si era poi sposato per la terza volta con Graça Machel). Durante le cerimonie funebri aveva indossato il lutto con grande dignità. Ma poi, alla lettura del testamento, tutto il mondo seppe che il suo nome non era stato citato nemmeno una volta: l'ex marito non le aveva lasciato nulla.
Viceversa nelle sue ultime volontà il vecchio aveva citato la casa di campagna: «La proprietà di Qunu», ha lasciato scritto, «sia usata dalla mia famiglia in perpetuo, allo scopo di preservare l'unità dei Mandela». Che ironia! E diventata invece il primo osso della discordia. Difficile immaginare che Winnie voglia ritirarsi in quel remoto e depresso villaggio rurale perso nelle colline. Ma la tomba del granduomo potrebbe diventare un ottimo business: proprio per decidere il luogo della sepoltura la famiglia si era sbranata tra figlie e nipoti davanti a un giudice e alle telecamere. Il reality dei Mandela continua.
Pietro Veronese
(Il Venerdì 19 dicembre)