mercoledì 7 gennaio 2015

QUANTO E' VERO.....ANCHE PER LA CARRIERA.....

"Al giorno d'oggi, in particolare nel mondo ecumenico, si constata l'esistenza di una specie di feticismo. Per esservi ammessi e rispettati, si deve rendere omaggio ai grandi Concili, menzionare il Dio trinitario e parlare del Cristo vero Dio e vero uomo. Queste espressioni funzionano come formule magiche che aprono le porte, se non del regno di Dio, almeno di quello della chiesa o della comunità ecumenica.
Se non le utilizzate, resterete al di fuori, nessuno vi ascolterà, né vi prenderà sul serio.
Se le usate, potrete manipolarle quanto vi pare, fino a far loro dire il contrario del loro significato originale. Poco importa, visto che avete pronunciato distintamente e correttamente lo Scibbolet. L'etichetta conta più del contenuto.
Da parte mia, io resisto a quella che mi sembra essere una ipocrisia. Probabilmente, riuscirei a far capire ed accettare meglio le mie idee (e talvolta mi è stato consigliato), come una reinterpretazione delle dottrine trinitarie e cristologiche... In effetti, giusto o sbagliato che sia il mio atteggiamento, trovo più leale e più onesto dire che non tento di dare una nuova giovinezza alle dottrine classiche. Non le accetto a condizione che vengano sottoposte a migliorie e modificazioni, ma aspiro ad alternative e tento di esplorare nuove vie.
D'altronde non sono l'unico ad andare in questa direzione, tutt'altro. La mia ricerca non è né solitaria, né senza precedenti.
Nella storia del pensiero cristiano e della teologia contemporanea esistono numerose correnti minori....A queste mi sono largamente ispirato".
André Gounelle, Parlare di Cristo, pag 20.