giovedì 22 gennaio 2015

UN LIBRO DA LEGGERE

In questo mese di gennaio ricorrerà, come ogni anno, il giorno della memoria (27 gennaio).
Memoria di quella guerra che fu definita da sempre la più terribile carneficina dell'umanità del 20esimo secolo.
Per contribuire a fare memoria voglio riportare qui un brano tratto dal libro Di Lilli Gruber, Tempesta, che narra la storia spesso scordata o meglio occultata del popolo sud-tirolese. Un popolo che viveva in un territorio che faceva parte dell'impero austro-ungarico fino alla fine della prima guerra mondiale, nel 1918, quando venne annesso all'Italia.
Un popolo che ha vissuto quindi contraddizioni e sofferenze abissali per difendere la propria identità.
Il libro documenta bene le sofferenze ed esperienze, a volte indicibili, di molte di queste persone (pag227-228).
L'Autrice, nel suo "viaggio" della memoria, ha parlato con uomini e donne sopravvissute a questa terribile guerra e ogni racconto era una fatica, un dolore...
Racconti sempre molto toccanti dove i "sentimenti di terrore, vergogna, rimorso" (pag. 227) si alternano di continuo...
(pag. 228) " Per continuare a vivere devi rimuovere la quotidiana bestialità della guerra.
Vorrei che ci avessero detto invece la paura  e la promiscuità, il freddo e la noia, il fetore dei corpi ancora vivi e quello insostenibile dei morti, la disumanizzazione totale. Allora avrebbero potuto mettere a tacere il racconto glorificante del cinema e della televisione. Avrebbero detto: la guerra non è un'epopea, un dovere da patrioti, non è un'avventura che forgia il carattere".

Lilli Gruber, Tempesta, Rizzoli Ed, pag.383, euro 19,50
 Fiorentina Charrier