martedì 5 maggio 2015

O DIO

"Roveto ardente che non Ti consumi, aiutami a togliermi  le "fasciature" e le sicurezze che rendono insensibile il mio piede alle gioie, alle spine, alle voci, alle speranze che arrivano dalla terra della nostra vita quotidiana: la terra che è santa perché Tu ce la doni e perché Tu hai deciso di abitare per sempre con le Tue creature.
Ma non esiste nessuna "terra santa" all'infuori della nostra vita quotidiana. Lì ci  chiami all'incontro, al cammino, all'impegno con l'orfano, la vedova, lo straniero, il sofferente mentale...
Tu che in Gesù ci hai donato il vero maestro di accoglienza, di discernimento e di perseveranza, liberaci dalla tentazione di cercare la bacchetta magica, ma educaci nel costruire, con pazienza e fiducia, giorno dopo giorno, anno dopo anno, i piccoli passi e i piccoli progetti di giustizia e di solidarietà: aiutaci ad aprire i nostri cuori".
(Franco Barbero, Come la samaritana, pag 63).