domenica 14 giugno 2015

"Cresce l'età media e la medicina ha i suoi limiti"

«CONTRO l'aumento delle malattie degenerative non ci sono molte cure che valgano. Il sistema sanitario dovrebbe tenere conto dei dati appena pubblicati». Ettore Beghi, dirige il laboratorio per le malattie neurologiche all'Istituto Mario Negri di Milano ed è uno dei collaboratori italiani all'immenso lavoro del Global Burden of  Disease.
Perché abbiamo avuto tanto successo nell'allungare la vita media ma non riusciamo a sconfiggere un mal di schiena?
«Con l'aumento dell'età media crescono anche le malattie degenerative. E gli effetti dell'allungamento della vita possono essere contrastati dalla medicina solo fino a un certo punto. Ecco perché nell'ultimo rapporto sulla salute mondiale cresce il peso delle malattie croniche e di quelle neurologiche come Alzheimer e Parkinson».
Stupisce che i dati siano abbastanza simili in tutto il mondo.
«Anche nei paesi in via di sviluppo stanno diminuendo le malattie legate alla nascita e ai primi anni di vita, insieme a quelle trasmissibili. Prendono piede come nel resto del mondo i disturbi degenerativi e problemi fino a poco tempo fa drammaticamente trascurati come la depressione».
A cosa servono queste immense raccolte di dati?
«A capire qual è per un paese il vero peso delle malattie che da un lato tolgono forza lavoro e dall'altro creano disabilità. Si tratta di una mappa che i sistemi sanitari possono usare per stimare i costi da affrontare ».
( e. d.)

(la Repubblica 8 giugno)