Sul farmaco salvavita contro l'Epatite C è in corso una partita molto dura. Come è noto il Sofosbuvir è costoso perché garantirebbe la guarigione dalla malattia. Ora il presidente della Regione Toscana vuole dare gratis la cura a tutti, in tempi rapidi, e critica l'Agenzia del farmaco per non avere pattuito una cifra inferiore ai 30 mila euro. L'Aifa replica dicendo che i pazienti non devono essere illusi. L'industria produttrice afferma di aver già abbassato il prezzo, però cinque grandi Stati la denunciano e sostengono che senza brevetto basterebbero 1000 euro per la terapia. Intanto a Torino la Procura apre un'indagine per omicidio colposo: vuole verificare se il farmaco è stato negato perché troppo caro. E i malati? Aspettano di essere curati. Ma se è vero che con questa cura nessuno più morirebbe di Epatite C allora ricordo un principio fondamentale: il diritto alla salute non ha prezzo. Soprattutto quando è in gioco la vita delle persone.
Guglielmo Pepe - guglielmpepe@gmail.com
(la Repubblica 26 maggio)
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