martedì 28 luglio 2015

UNA VOCAZIONE COMUNE

"Se tutti gli alberi della terra fossero penne, e il mare, alimentato da altri sette mari, fosse inchiostro, non basterebbero a scrivere le inesauribili parole di Dio, che è possente e sapiente" (Sura XXXI).
"Detto in altro modo, il Vangelo e il Corano non sono ne l'uno ne l'altro dei testi chiusi. Rappresentano già delle sorgenti inesauribili di meditazione, riflessione e di discussione. Essi lasciano ancora la porta aperta al futuro della Parola di Dio. Colui che ha ispirato la Bibbia e parla attraverso il Corano, non ha finito di esprimersi" (R. Benzine - Ch. Delorme, Nous avons tant de choses à nous dire, Editions Albin Michel, 1997 traduzione mia dal francese).
Questo è uno dei più preziosi strumenti del dialogo tra cristiani e musulmani. Due credenti, entrambi ben radicati nella loro tradizione, credono che cristianesimo e islamismo siano chiamati ad illuminarsi reciprocamente e a lavorare insieme per la pace del Mondo. Questa è la comune vocazione che l'unico Dio affida alle due religioni sorelle.
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