E' stata individuata a Piossasco l'area idonea nella quale realizzare la nuova struttura per malati di Alzheimer, secondo le volontà della piossaschese Miranda Cruto, deceduta nell'estate del 2012 a 76 anni.
Alla Fondazione Pro Senectute di Cantalupa, proprio per realizzare la nuova struttura, la benefattrice ha donato i suoi immobili e i suoi beni, la maggior parte a Piossasco. Una consistente eredità, valutata all'epoca intorno ai 2 milioni di euro.
«La Fondazione - spiega il presidente Folco - chiese nel 2013 al Comune di Piossasco la messa a disposizione con vendita di un'area per la costruzione del centro, in quanto la villa non risultava adatta a tale scopo. Recentemente il Comune si è dichiarato disponibile alla vendita di un terreno mediante procedura a evidenza pubblica».
«Si tratta di un 'area comunale - spiega il sindaco di Piossasco Roberta Avola Faraci - situata in via Marco Polo, destinata ad area servizi».
La Pro Senectute pensa, in una prima fase, a un centro diurno con limitato numero di posti letto per esigenze straordinarie. Successivamente, potrà essere completata l'opera.
S. Bianciotto
(L'Eco del Chisone 7 ottobre)
Alla Fondazione Pro Senectute di Cantalupa, proprio per realizzare la nuova struttura, la benefattrice ha donato i suoi immobili e i suoi beni, la maggior parte a Piossasco. Una consistente eredità, valutata all'epoca intorno ai 2 milioni di euro.
«La Fondazione - spiega il presidente Folco - chiese nel 2013 al Comune di Piossasco la messa a disposizione con vendita di un'area per la costruzione del centro, in quanto la villa non risultava adatta a tale scopo. Recentemente il Comune si è dichiarato disponibile alla vendita di un terreno mediante procedura a evidenza pubblica».
«Si tratta di un 'area comunale - spiega il sindaco di Piossasco Roberta Avola Faraci - situata in via Marco Polo, destinata ad area servizi».
La Pro Senectute pensa, in una prima fase, a un centro diurno con limitato numero di posti letto per esigenze straordinarie. Successivamente, potrà essere completata l'opera.
S. Bianciotto
(L'Eco del Chisone 7 ottobre)
