lunedì 5 ottobre 2015

CONFESSIONE DI FEDE

Padre, ascoltami: ascolta le incertezze del mio cuore. Da tanto tempo Ti cerco. Da tanti anni, giorno dopo giorno, punto la mia vita su di Te. E vorrei conoscerTi, definirTi, possederTi.
Invece il gioco tra noi rimane sempre aperto. La scommessa non è mai definitiva. Domani dovrò ancora sceglierTi, come oggi, come ieri. Domani dovrò ancora rischiare, e il Tuo volto sarà nascosto, le Tue vie segrete.
Eppure il Tuo mistero mi parla e mi emoziona.
Sei Tu che hai creato l'universo. Sei Tu che muovi le galassie e fai germogliare i fili d'erba nei prati, che disegni le orbite delle stelle e reggi i passi dell'uomo, che spalanchi intorno a noi gli abissi degli spazi e incappucci di spuma le onde del mare.
Mio Dio, se provo a pensarTi mi smarrisco: sei così grande che non esistono pensieri né parole per raggiungerTi. Trabocchi al di là di ogni intuizione e di ogni ricerca. Sfuggi e laceri le maglie della nostra piccola logica, straripi dagli argini faticosi delle nostre definizioni.
Eppure ci sei padre. E io, creatura sperduta in  un angolo di questo universo, io, più anonima di uno stelo in una prateria, confusa nella profondità del tempo, io ho fiducia di poterTi parlare, e che Tu riconosci la mia voce e il mio cuore, come riconosci ogni uomo e ogni donna, e mi ascolti.
Ho fiducia che ci ami, e che sei dalla nostra parte, sempre.
Anche quando il Tuo silenzio è grande, anche quando un evento di male mi scandalizza e mi fa gridare contro di Te, anche quando voglio aver fiducia in Te, voglio scommettere ancora che Tu sei dalla nostra parte, mi affido a Te.
Credo a questo Tuo amore quasi incredibile sulla parola di Gesù, l'uomo che hai costituito Tuo figlio, l'uomo che in tutta la sua vita, ogni giorno di più, nel suo parlare e nel suo agire, nel suo soffrire e morire per portare fino a noi la straordinaria notizia che Tu ci ami, ha rispecchiato in sé, ha manifestato, ha incarnato la Tua essenza di amore; l'uomo che Tu hai risollevato dalla morte, perché tutti sapessimo che non è abbandonato chi ha sperato in Te.
Da allora è cambiata la vita di ogni uomo e di ogni donna, perché da allora ognuno di noi sa che i giorni che Tu ci hai contato finiranno in Te, oltre  la vecchiaia, l'agonia, ci sei Tu, Padre buono, che attiri a Te chi a Te si è abbandonato con la fiducia di un bambino.
Di questa fiducia Ti chiedo il dono, Padre buono: fà che mi accompagni, fà che ci accompagni, per tutti i giorni che Tu ci hai assegnato.
Così sia (Anna Maria Bermond).