giovedì 21 gennaio 2016

A Sanremo il sindaco è pronto a mandare via 10 fannulloni

GENOVA. «Entro un paio di settimane arriveranno i primi licenziamenti ai quali ne potrebbero seguire altri quando, a fine febbraio, la Commissione disciplinare avrà concluso l'esame dei circa 140 dipendenti indagati». Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo annuncia le conseguenze sul caso dei furbetti del cartellino, la clamorosa inchiesta giudiziaria sull'assenteismo tra i dipendenti comunali che ha dato una celebrità alla Citta dei Fiori pari a quella del Festival della Canzone. In attesa che diventi legge la proposta del premier Renzi (che per esemplificare il malcostume ha citato proprio il caso della località ligure) per il licenziamento ultraveloce, il Comune di Sanremo arriverà alle prime espulsioni, si parla di 10 persone, dopo il blitz di ottobre della Finanza che portò 35 dipendenti in carcere e 8 agli obblighi di firma, oltre a 72 indagati a piede libero. Tra di loro i protagonisti di situazioni diventate famose: il vigile urbano che timbrava in mutande e tornava all'alloggio di servizio e il geometra che in orario d'ufficio andava in canoa. Parallelamente all'inchiesta penale, che ha tempi assai più lunghi, la Commissione disciplinare ha quasi concluso il suo compito. «Accanto a posizioni decisamente indifendibili - dice il sindaco - ve ne sono altre che hanno spiegazioni logiche o che sono di entità assai modesta. E' giusto in ogni caso dare un segnale». Nel frattempo il Comune deve far fronte a un buco dell'organico. Nei giorni scorsi agli arrestati sono state revocate le misure cautelari ma, per dieci mesi, non potranno rientrare al lavoro.
Marco Preve

(la Repubblica 17 gennaio)